venerdì 27 dicembre 2013


L'idea ci richiede di essere attuata, esige la realizzazione e non smette più di richiederci di attuarla. Siamo sempre tentati di rinunciare, ma alla fine non rinunciamo perché la nostra natura è contro una simile rinuncia e in effetti ci avviciniamo alla realizzazione dell'idea. All'improvviso la nostra mente, tutto il nostro essere non sono più altro che quest'idea. Allora ci torna utile quello che ci ha fatto sempre soffrire, la nostra origine e tutto ciò che è connesso alla nostra origine, nel mio caso tutto ciò che è connesso ad Altensam, tutto, e cioè soprattutto e in primo luogo la storia della nostra origine, anche se questa storia dell'origine per noi non è altro che tormento. Tutto ci è utile e quanto più è atroce tanto più è utile. Abbiamo una probabilità di realizzare la nostra idea perché siamo temprati dal tormento della nostra origine e dal tormento del nostro presente, infatti il presente non soltanto lo sentiamo, ma è anche un tormento per noi, così come la storia è soltanto un tormento per noi, perché siamo temprati in gran misura e in sommo grado da questo tormento della storia e dell'origine, quando questi tormenti sono forti, i più forti.
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L'idea sconvolgente, così Roithamer, che, quanto più è sconvolgente, tanto più è vicina alla realizzazione.

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