sabato 18 dicembre 2010

Niniendi su pippieddu cun Sant'Anna e Santu Iacu




Perdaxius, 21 dicembre 2010 - 9 gennaio 2011

Cherimus invita gli artisti Marco Colombaioni, Matteo Rubbi, Carlo Spiga e Andrea Rossi a collaborare con i bambini della scuola elementare, per arricchire il presepe costruito lo scorso anno nell'antica chiesetta di San Giacomo (sec. XIII), di solito chiusa e inutilizzata.

La scelta di occuparsi della festività del Natale, momento significativo della vita del paese attorno al quale gli abitanti si stringono, riflette la volontà di Cherimus di riscoprire un dialogo e una necessità reciproca tra artisti e abitanti.

I laboratori con i bambini hanno seguito la storia dei Re Magi, raccontando le loro origini e la loro più grande passione: l'osservazione delle stelle. I bambini hanno colorato con pennarelli e pastelli centinaia di fogli per creare il cielo (che riveste quasi per intero il soffitto della chiesa), completando un'opera iniziata lo scorso anno. Gli alunni di terza hanno inventato nuove costellazioni che occupano la seconda metà del soffitto. La prima parte, infatti, è ricoperta dalle costellazioni che si vedevano nel cielo di Perdaxius il giorno esatto in cui nacque Gesù.

A completare la scenografia, gli alunni di quarta hanno realizzato un grande disegno colorato di circa 3 metri, in cui è rappresentato il percorso di avvicinamento dei Re Magi da Cagliari a Perdaxius.

Immaginando i propri mantelli e corone da Re Magi, i bambini di prima e seconda elementare hanno dato spazio alla fantasia, disegnandone forme e colori e gli artisti li hanno poi aiutati a realizzarli.

Stracci, legno, carta di giornale, vecchi vestiti e tappi di bottiglia – recuperati dai bambini – sono il materiale con cui gli alunni di quinta hanno costruito il rumoroso cammello a sonagli dei Re Magi e hanno “restaurato” i personaggi del presepe, realizzati già lo scorso anno.

La sera dell'inaugurazione al suono di un kokomanga (filastrocca in lingua swahili) una grande processione di bambini è partita dal cortile della scuola elementare e seguendo il ritmo del cammello a sonagli ha raggiunto la piazza centrale del paese. Qui è stata accesa una grande pira, simbolo della stella cometa e luogo di accoglienza per il pubblico, attorno alla quale si è festeggiato fino a notte fonda.

Tutte le opere sono state realizzate in un'atmosfera comunitaria, così, anche se gli artisti sono partiti dalle proprie intuizioni iniziali (Marco Colombaioni il cammello, Andrea Rossi la pira, Matteo Rubbi le stelle, Carlo Spiga la musica) durante i laboratori le idee si sono incrociate e fuse insieme, i bambini ci hanno messo del loro, e i contributi dei singoli sono confluiti in un lavoro collettivo.

Per il secondo anno le orecchie dei personaggi sono fatte di pasta di mandorle, e sono un'opera di Diego Perrone; all'interno della chiesetta è appesa una fotografia che rappresenta la stella cometa dello scorso anno, nata da una performance di Cleo Fariselli.


L’evento è stato realizzato in collaborazione con il comune di Perdaxius, la Pro Loco, la scuola elementare e la parrocchia del paese.


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