martedì 29 settembre 2009

visibile e invisibile



La nostra esistenza di vedenti, ossia di esseri che rivoltano il mondo su se stesso e che passano dall'altra parte, e che si vedono vicendevolmente, che vedono l'uno con gli occhi dell'altro, e soprattutto la nostra esistenza di esseri sonori per gli altri e per se stessi, contengono tutto ciò che è richiesto perchè dall'uno all'altro ci sia parola, parola sul mondo. E, in un certo senso, comprendere una frase non è altro che accoglierla pienamente nel suo essere sonoro, o, come si dice opportunamente, intenderla; il senso non è su di essa come il burro sulla tartina, come un secondo strato di "realtà psichica" estesa al suono: esso è la totalità di ciò che è detto, l'integrale di tutte le differenziazioni della catena verbale, è dato con le parole in coloro che hanno orecchie per udire.
Maurice Merleau-Ponty
(L'intreccio - il chiasma. Da Il Visibile e l'invisibile)

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